martedì 20 novembre 2012

LO STUDIO A VOLTE PUO' RISULTARE INTERESSANTE

 
Era da un po di settimane che per via di una ricerca per il corso di medicina che seguivo li all’università, continuavo a fare avanti e indietro tra casa e biblioteca. Ormai facevo prima a trasferirmici li dentro… In teoria era un lavoro da fare a coppie ma il mio carissimo compagno aveva deciso di abbandonare l’università per cui doppio lavoro per il sottoscritto.
I primi giorni era troppo noioso e non riuscivo mai a combinare nulla poiché la maggior parte del tempo la passavo a cercare i libri tra i vari scaffali.
Ed è proprio durante una di queste mie ricerche che vidi davanti a me un’angelo…
Era intenta ad arrampicarsi sulla scala per prendere un libro dagli scaffali più alti quando all’improvviso mise male il piede sullo scalino e perse l’equilibrio.
Per fortuna riuscii ad acchiapparla prima che si spalmasse con il sedere per terra.
Aveva un corpo minuto ma ben proporzionato con le curve al punto giusto,capelli boccolosi color mogano,viso a cuore e una bocca da divorare di baci…Ma la cosa che mi sconvolse di più furono gli occhi… Erano magnetici,due pozze color cioccolato in cui annegarci.
Restammo a lungo a fissarci mentre ancora era in braccio a me poi ad un tratto, riuscì a riprendersi e diventando completamente bordeaux mormorò timidamente uno :
-Scusami…. Non volevo…. Avevo messo male il piede … Non avrei voluto piombarti così addosso-
Io in quel momento mi riscossi e finalmente riuscii a rispondere
-No ma va figurati,e poi sei una piuma- dissi facendola arrossire ancora di più.
-tu piuttosto ti sei fatta male?-chiesi preoccupato.
-No no non mi sono fatta nulla…Grazie a te- disse cercando di scendere da me.
-Ok allora…-dissi appoggiandola a terra visto che ancora non l’avevo lasciata –allora io vado.- continuai un pò nervoso.-Ci vediamo e mi raccomando stai attenta!-la salutai sorridente
-Sarà fatto…-rispose lei.
Dovevo per forza andarmene da li… Averla tra le braccia mi aveva sconvolto…Le sue labbra, i suoi occhi, il suo profumo….Tutto di lei mi attirava* ed eccitava al tempo stesso e se non me ne fossi andato le sarei saltato addosso.
Ritornai così con il libro al mio tavolo,ma la mia mente era completamente scollegata quando provai a leggere.

I giorni passarono e, tutte le volte che arrivavo, la trovavo isolata che leggeva assorta e a volte mangiucchiava una cima della matita con cui ogni tanto prendeva appunti sul libro.
Era così bella!!!! Spesso il mio sguardo si posava su di lei che, sentendosi osservata, si girava e mi beccava in pieno che la fissavo,ma non sembrava dispiacergli … Anzi… Spesso mi sorrideva oppure mi salutava.

Un giorno però fu veramente troppo per il mio povero autocontrollo.
La vidi arrivare bella come il sole,con una camicetta bianca che lasciava intravedere un po di decoltè,gonnellina nera a palloncino e stivaletti bassi.
Non era una tipa da tacchi a quanto ero riuscito a notare. Ma la cosa che mi lasciò senza fiato fu il fatto che portasse delle calze autoreggenti…
Riuscii ad intravederne il bordo quando per sbaglio,accavallando le gambe, la gonna salì un pò troppo e mi face scoprire quel particolare.
Non ero mai stato più eccitato di così in vita mia.
Quando poi la vidi alzarsi ed andare verso gli scaffali,un’idea malsana mi venne in mente ma, quando girandomi incontrai il suo viso, rimasi pietrificato… Mi aveva fatto l’occhiolino?????
Era impossibile,non poteva che essere una delle mie tante fantasie erotiche che mi tormentavano da quando l’avevo tenuta tra le mie braccia.
Poi però ci pensai e mi dissi: beh sogno o non sogno cosa mi costa andare a cercarla???
E così feci….
Girai un pò fra tutti gli scaffali, da quelli con i libri sulla musica,ai giali ai fantasy fino a quando,giunto a quello di medicina dove ci eravamo incontrati l’altra volta, mi sentii afferrare per un braccio e spingere verso lo scaffale.
-Cen’hai messo di tempo per raggiungermi!- disse la sua voce altamente sexy.
-Mi perdoni signorina…Non era mia intenzione- dissi sorridendo,ma subito venni azzittito da un suo bacio… Intenso,passionale, erotico al massimo.
-Come ti chiami?- mi chiese appena finì il bacio.
-Edward Cullen- dissi e la vidi spalancare gli occhi e poi sorridere.
-Ok benissimo, io mi chiamo Isabella Swan, Bella per gli amici… Vedi di ricordartelo caro perché da lunedi Banner mi ha detto che dovrò diventare la tua compagna per la ricerca di medicina…- disse tranquilla mentre io rimasi sconvolto.
Quella bomba sexy avrebbe lavorato al mio fianco per tutto l’anno????
-Wow…- riuscii solamente a dire.
-Sai Edward,non l’ho voluto sapere solo per comunicarti questa notizia….Te l’ho chiesto soprattutto perche volevo sapere il nome da dire mentre noi due ci divertiremo nelle pause tra una ricerca e l’altra…..-disse convinta fissandomi con i suoi occhi cioccolatosi.
-Ho visto come mi guardi sai?...Ed è da quando mi hai preso in braccio che non vedevo l’ora di fare questo…- disse iniziando a sbottonarmi la camicia.
Dopo ogni bottone che slacciava baciava il pezzo di pelle che veniva scoperto,per poi arrivare alla cintura dei pantaloni quando la camicia scivolò a terra.
Io non ce la facevo veramente più e preso dall’eccitazione iniziai a baciarle famelico quelle labbra rosee perfette,mentre gli toglievo la camicetta che finì insieme alla mia per terra.
Le sue mani poi si fecero più audaci e,dopo avermi slacciato la cintura,iniziò a fare lo stesso con i jeans.
Io nel frattempo feci scendere una mano facendola arrivare sotto la sua gonna per arrivare alle mutandine che….?????? Ohmmmiiiioooddiooo non le aveva!!!!
Lei tutta rossa in viso prese qualcosa da li vicino e facendomi vedere l’oggetto incriminato,mi rispose che le aveva tolte prima che arrivassi da lei.
-Prendimi Edward,non faccio che sognarti ogni notte mentre lo fai-sussurrò al mio orecchio mentre la sfioravo con le dita.
-Bella tu mi vuoi morto-dissi mentre con un rapido movimento invertii le posizioni e misi lei con le spalle contro lo scaffale.
Mi abbassai i pantaloni e i boxer,scostai la sua gonna e,prendendola dalle natiche la sollevai da terra, entrando in lei con una sola spinta.

Lei emise un gemito strozzato e quasi temetti di averle fatto male,ma quando riaprì gli occhi,rossa in viso mi disse:
-Scusami è solo che è da un pò che non lo faccio-

Così iniziai a spingere in lei…I movimenti erano sempre più veloci ed i gemiti più numerosi ma trattenuti per non farci scoprire…
Poi voltandomi verso destra vidi un tavolo a pochi passi da noi cosi,senza farla scendere la portai su di esso e lei si sdraiò di schiena sulla superficie.
Le sue gambe si strinsero ancora piu forte sui miei fianchi tirandomi ancora di più su di lei e io ripresi a spingere…
Ad un certo punto mi fermò e mi fece uscire da lei. All’inizio non ne capii il motivo ma,quando con un ghigno scese dal tavolo e si piego con il busto su di esso dandomi la schiena lo capii immediatamente.
Cavolo… Quella ragazza non mi conosceva quasi per nulla e gia realizzava due delle mie più perverse fantasie…
Si girò con il volto verso di me e ,dopo avermi dato un bacio,mi disse:
-Sai Edward…Ho notato in queste settimane come mi fissavi appena mi giravo per andare da qualche parte e fulminavi con lo sguardo anche chi solo per sbaglio mi guardavano per più di due secondi il sedere…- disse ricordandomi i miei comportamenti  nei giorni precedenti.
Poi mi prese una mano e,mentre la faceva scivolare sul suo corpo partendo dal seno aggiunse:
-Mi vuoi Edward?-
-Si Bella… Da morire… Mi stai facendo impazzire…- riuscii a sussurrare con una voce strana.
-Bene,perché da oggi in poi se lo vorrai tutto questo sarà tuo..- disse quando ormai la mia mano si era fermata sul suo sedere,piccolo e sodo.
-Bella… Non potevi dirmi cosa più bella visto che io sono tuo sin dal primo momento in cui ho incrociato i tuoi occhi…-
Finito di parlare non aspettai nemmeno un minuto e subito la penetrai di nuovo.
Spingevo in lei che ansimava e si muoveva in sincrono con me fino a quando l’orgasmo arrivò e ci sconvolse improvvisamente entrambi.
Non avevo mai provato sensazioni del genere prima di allora..
Rimasi ancora qualche istante nel suo corpo mentre gli percorrevo la spina dorsale con le labbra.
Uscii da lei che,rigirandosi tra le mie braccia,arrivò a baciarmi le labbra con delicatezza.
-Sai non pensavo che venire in biblioteca fosse così interessante ma ora devo ricredermi…- dissi facendola sorridere. Poi però tornando serio continuai a parlare
-Però non voglio che tra noi due sia solo una questione di sesso Bella… So che non si può parlare nemmeno di amore al momento ma..Voglio tentarci seriamente con te… Tu mi piaci… E anche tantissimo… Sin dalla prima volta che mi sei cascata tra le braccia e mi sono perso nei tuoi occhi ho pensato che con te avrei voluto passare quanto più tempo possibile… Quindi ti prego,se vuoi fare solo dei pomeriggi di sesso con me… Beh dimmelo subito perché quelli li ho gia avuti e non intendo comportarmi così di nuovo… Non con te e non in questo caso- dissi sconfitto abbassando il capo triste.

Lei subito mi afferrò il volto con le sue tenere mani e baciandomi mi disse:
-Voglio provarci seriamente anche io Edward… In passato ho subito tantissime delusioni e non ne sopporterei altre ma quando ho incrociato il tuo sguardo,beh ho capito che eri diverso… Quindi mi voglio fidare di te,voglio provare a lasciarmi andare finalmente ma non mi deludere anche tu…-
Suggellammo quella decisione con un lungo bacio, poi iniziammo a rivestirci e mano nella mano ritornammo nella sala letture dove lei andò a recuperare le sue cose ed ancheggiando in modo sexy ritornò da me per sedersi nel posto di fianco al mio attirando su di lei l’attenzione di un ragazzo li vicino che io prontamente trafissi con lo sguardo.
Quando poi finalmente si sedette al mio fianco,iniziò a muovere il suo piedino lungo la mia gamba facendomi nuovamente perdere la lucidità mentale.
La guardai ed entrambi decidemmo che era ora di tornare a casa perché di sicuro quel pomeriggio non avremmo piu combinato nulla…….


Guardo la foto sulla scrivania di fronte a me.
-Che bei tempi….-dico ridacchiando da solo come un ebete all’interno del mio studio medico.
-Che ti prende amore?Perchè stavi ridendo da solo?Non mi dire che ancora ripensi al giorno in cui ci siamo incontrati!?!- dice mia moglie appena comparsa nella stanza.
E’ ancora bellissima,con i suoi capelli mogano raccolti in una coda alta,il viso a cuore,le labbra carnose e quegli occhi così profondi di cui mi sono innamorato tempo fa.
-e’ già,guardavo la foto che ci scattammo da soli con il cellulare nel tragitto di ritorno a casa che per motivi molto piacevoli è durato decisamente più del previsto- dico ripensando alla passione che era riscoppiata tra noi in macchina.
-Già…E’ vero…Sai…- dice avvicinandosi a me e mettendo le mani sul mio petto –Mi sei mancato-
-Ma amore sei stata di là solo per 5 minuti per cambiarti il camice che avevi macchiato!-dico sorridendo.
Mette su un broncetto adorabile a cui non resisto e, prendendogli il volto fra le mani faccio scontrare i nostri sguardi e le dico:
-Però sei mancata tanto anche a me..Poi sei così sexy con questo camice nuovo!-dico iniziando a far scorrere le mani sul suo corpo fasciato da un camice un pochino più corto rispetto a quelli che usa di solito durante il lavoro.
-E devi vedere cosa non porto sotto alla gonna-dice lieve al mio orecchio.
Alle parole non porto il mio cervello ritorna subito alla nostra prima volta in biblioteca e in un nanosecondo la sollevo e la metto sulla scrivania.
-Sa signora Cullen,è da un po che non utilizziamo questa fantastica scrivania- dico mentre le sue gambe si artigliano ai miei fianchi e le mie labbra si impossessano delle sue.
-Tesoro però prima di fare l’amore devo confessarti una cosa,prima quando sono andata in bagno non l’ho fatto solo per cambiarmi-dice abbassando lo sguardo facendomi temere il peggio ma,dopo aver preso un mega respirone lo risolleva e dice felice-stai per diventare di nuovo papà!-
All’inizio rimango shockato,poi mi riprendo e fiondandomi su di lei la bacio con amore e le dico:
-Sono l’uomo più felice del mondo…Ho te, ho Megan e tra poco un’altra piccola peste ,non posso sognare nient’altro…Ti amo angelo mio-
-Ti amo anche io mio salvatore!- dice ridacchiando ripensando alla sua caduta dalla scala che ci ha portato fino a qui.
Ci baciamo e poi ci abbandoniamo al piacere piu intendo e alla passione che da quel giorno di quattro anni fa non è mai sparita e sono sicuro che mai finirà…


-THE END-

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